Ecco cosa leggerai in questa newsletter:
Sondaggio (Abbiamo davvero bisogno di veicoli a guida autonoma?)
News: MM1, il nuovo LLM di Apple, sta rivoluzionando il mercato; ci sono parecchie novità in casa Adobe; i primi auricolari che integrano ChatGPT; Campbell Brown è la nuova consulente senior di TollBit; non tutti conoscono Black Planet; Mozilla sta sviluppando una nuova piattaforma open source.
Community: non si finisce mai di imparare; entra nel cuore delle aziende e scopri i loro segreti.
Non tutte le ciambelle vengono col buco
Mentre Apple licenzia 600 persone, posticipando al 2028 il progetto Titan per la realizzazione di un’auto elettrica a guida autonoma, con la sua consueta sagacia commerciale e il suo inimitabile senso per gli affari, Elon Musk annuncia su X l’imminente presentazione del primo prototipo ufficiale (prevista per l’8 agosto 2024) del tanto chiacchierato robotaxi, un veicolo a guida completamente autonoma (progettato per i servizi di car sharing) su cui sta lavorando fin dal 2019, facendo immediatamente schizzare (almeno per qualche settimana) i titoli Tesla a Wall Street (+5%).
Eppure, nel complesso, le cose non stanno andando troppo bene. È di qualche giorno fa, infatti, la notizia che l’azienda di Austin licenzierà più del 10% della propria forza lavoro in tutto il mondo, pari a circa 14.000 dipendenti “per tagliare i costi ed aumentare la produttività”.
Al di là delle sue eccentriche uscite, praticamente su ogni argomento possibile, dai fantomatici viaggi su Marte agli avveniristici chip cerebrali, fino all’imminente avvento dell’AGI, si può dire davvero tutto di Elon Musk, fuorché non considerarlo un imprenditore veramente illuminato e visionario, in grado di spostare significativamente l’ago della bilancia con un semplice post su un Social Network.
Ma “non tutte le ciambelle vengono col buco”. Il progetto robotaxi ha avuto, infatti, una gestazione piuttosto complessa. Inizialmente previsto per il 2020, il lancio dei veicoli a guida autonoma di Musk (classificati con automazione SAE di livello 4 o 5) ha registrato diversi ritardi, soprattutto a causa di limiti di ordine tecnologico e normativo.
Il settore dei veicoli a guida autonoma
Sebbene aziende come Waymo, Baidu e Cruise stiano già testando i propri “robotaxi” in diverse città americane, almeno in una fase iniziale, non tutto è andato per il verso giusto. Pur avendo recentemente lanciato il proprio servizio anche a Los Angeles, a San Francisco, Waymo (Google) ha, infatti, dovuto far fronte ad una serie di atti vandalici nei confronti dei propri veicoli da parte di alcuni cittadini contrari all’utilizzo di automobili senza conducente (vi immaginate cosa potrebbe accadere in Italia?), mentre Cruise (General Motors), alla fine di ottobre, ha sospeso a tempo indeterminato il proprio servizio a causa di diversi incidenti e della successiva repressione (e ritiro della relativa licenza) da parte delle autorità di regolamentazione della California.
Malgrado questi “inconvenienti”, dalle ultime notizie, sembrerebbe che lo scenario si stia modificando molto rapidamente: come dicevamo, Waymo è riuscita ad ottenere una licenza per Los Angeles, mentre Cruise si sta preparando a riprendere i test dei suoi robotaxi a Phoenix (Arizona), questa volta, con autisti di sicurezza!
Insomma, il settore è in fermento, ma, ovviamente, tutti (comprese Waymo e Cruise) sono in fervida attesa di scoprire, nei dettagli, l’avveniristico progetto di Elon Musk, che sarà senz’altro in grado di dare un’ulteriore scossa all’intero mercato dei veicoli a guida autonoma.
Sondaggio
Il robotaxi di Tesla
Pur dovendo attendere fino all’8 agosto 2024 per confermare completamente le notizie circolate fino a questo momento, si sa già abbastanza sulla tecnologia a guida autonoma (“Autopilot”) su cui si basa il funzionamento dei robotaxi di Tesla.
Per quanto riguarda l’hardware, la novità più rilevante è senz’altro che, per scansionare l'ambiente circostante e guidare il veicolo, il taxi a guida autonoma di Musk utilizzerà solo 8 telecamere (che forniscono una visibilità a 360 gradi fino a 250 metri di distanza) e non più i costosi radar laser. Ma non finisce certo qui: 12 sensori ad ultrasuoni rileveranno gli ostacoli intorno alla vettura, mentre un radar e un GPS forniranno dati aggiuntivi sulla posizione e l’ambiente circostante. Sarà implementato anche un potente computer di bordo (“Hardware 3”), che garantirà una capacità di elaborazione dati più di 40 volte superiore rispetto al sistema precedente.
Ma veniamo alle cose serie! I robotaxi utilizzeranno una rete neurale sviluppata da Tesla in grado di elaborare le immagini (“Tesla Vision”) e i dati raccolti dai sensori e dalle telecamere. Il sistema di navigazione dei veicoli (“Autopilot”) avrà due versioni, una “di base”, che includerà il cruise control adattivo e l'auto sterzatura all’interno di corsie ben contrassegnate, ed una “avanzata”, che consentirà di cambiare corsia automaticamente, parcheggiare e connettersi ad un’app per ricevere assistenza in spazi stretti.
Le risorse di questa settimana
News
Il Large Language Model MM1 di Apple, introdotto a marzo 2024, sta rivoluzionando il settore dell’AI. MM1 non è un semplice LLM, ma un “prodigio di ingegneria” che combina un’architettura innovativa con una vasta gamma di dataset. Nonostante non sia ancora disponibile al pubblico, MM1 è destinato a competere con i giganti del settore, come OpenAI e Google. Il modello si distingue per la sua capacità (davvero unica nel suo genere) di combinare dataset e design architettonico.
Ci sono parecchie novità in casa Adobe! L’azienda californiana è in procinto di integrare strumenti di Intelligenza Artificiale Generativa di terze parti (OpenAI, Runway e Pika) nel proprio software di montaggio video, Premiere Pro. Sebbene non abbia ancora definito nei dettagli come ripartire i relativi utili, Adobe potrebbe aggiungere già entro quest’anno alcune funzionalità basate sull’AI, come, ad esempio, la capacità di inserire oggetti generati dall’Intelligenza Artificiale o rimuovere “distrazioni” da una scena. L’azienda ha anche lanciato un assistente AI per Acrobat disponibile con abbonamento mensile ($4.99) ed in versione mobile gratuita (in beta), che può rispondere ai comandi vocali. L’assistente aiuta gli utenti a comprendere il contenuto dei documenti digitali, risponde a domande sui PDF ed altri documenti in Acrobat, localizza informazioni specifiche, genera riassunti e fornisce citazioni tratte dal testo.
Nothing Ear e Nothing Ear (a) sono i primi auricolari ad integrare ChatGPT (devono, però, essere utilizzati in combinazione con uno smartphone Nothing). I nuovi auricolari senza fili hanno un interessante design trasparente ed offrono la cancellazione attiva del rumore.
Campbell Brown, ex dirigente di Meta, si è unita alla startup di Intelligenza Artificiale TollBit come consulente senior. La startup vuole mettere a disposizione delle aziende AI i dati necessari per addestrare i propri modelli di Intelligenza Artificiale, per poi fornire agli editori, a fronte di un equo compenso, news in tempo reale.
Non tutti conoscono Black Planet, un pionieristico social network lanciato nel 1999 (prima di Facebook, MySpace, Twitter e Friendster!) che consente agli utenti (per lo più afroamericani) di creare profili personalizzati, partecipare a discussioni di gruppo, cercare lavori, inviare messaggi istantanei e persino uscire insieme. Oltre ad essere un'importante piattaforma Social, BlackPlanet ha avuto un impatto significativo sulla cultura online, in particolare quella afroamericana, amplificando voci e stabilendo connessioni fra le persone.
Mozilla sta sviluppando una nuova piattaforma dedicata - lm-buddy – che consentirà alle organizzazioni di creare, distribuire e valutare in modo indipendente modelli linguistici di grandi dimensioni all'interno di un ecosistema open source.
Community
Non si finisce mai di imparare! Vieni a scoprire i corsi selezionati da Digitazon. Ti garantiamo una navigazione fluida ed intuitiva, che ti consentirà di selezionare agevolmente il corso che più si addice alle tue aspettative ed esigenze.
Entra nel cuore delle aziende e scopri i loro segreti! Sul sito web di Digitazon, troverai una selezione ragionata delle migliori aziende italiane in circolazione. Conoscerai il team, scoprirai il loro processo di selezione, approfondirai la loro cultura e i loro valori, raccogliendo informazioni preziose su tutte quelle aziende in cui, da sempre, vorresti andare a lavorare!
Ecco i 5 livelli di guida autonoma secondo la classificazione SAE:
➡️ Livello 0 (Nessuna automazione): il veicolo non ha sistemi di automazione per la guida. Il conducente ha il pieno controllo del veicolo in ogni momento.
➡️ Livello 1 (Automazione del conducente): il veicolo è dotato di sistemi di assistenza alla guida come l’ABS e il Cruise Control, che possono gestire alcune funzioni come la velocità o la direzione, ma il conducente deve rimanere attivo e pronto a prendere il controllo.
➡️ Livello 2 (Automazione parziale): il veicolo può controllare sia la sterzata, sia l’accelerazione / decelerazione, sebbene solo in certe condizioni. Il conducente deve rimanere attivo e monitorare l’ambiente in ogni momento.
➡️ Livello 3 (Automazione condizionale): Il veicolo può gestire tutti gli aspetti della guida, sebbene solo in alcune condizioni, ma il conducente deve essere pronto a intervenire se il sistema richiedesse assistenza.
➡️ Livello 4 (Automazione elevata): il veicolo può gestire tutte le funzioni di guida, sebbene solo in determinate condizioni, senza alcun intervento umano. Tuttavia, il conducente può ancora scegliere di guidare manualmente.
➡️ Livello 5 (Automazione completa): Il veicolo è completamente autonomo in tutte le condizioni e non richiede un conducente. Può andare ovunque e gestire tutte le situazioni di guida.