Arrivano i metaologrammi
Sfruttano le proprietà della luce per codificare e decodificare l’informazione visiva.
Ecco cosa leggerai in questa newsletter:
Sondaggio (Ritieni che i metaologrammi possono contribuire allo sviluppo della realtà virtuale ed aumentata?);
News: Kling sfida Sora; il potere del brand; anche Excel ha il suo Campionato del Mondo; arrivano le “Community” su Messanger; non solo Il New York Times; OpenAI punta sulla fusione nucleare.
Community: Digitazon è il sito web dove domanda e offerta magicamente si incontrano.
Codificare e decodificare l’informazione visiva
Pur essendo stati ideati e creati negli anni ’60 (in particolare, l’ologramma a riflessione, in cui l'immagine viene osservata dallo stesso lato da cui proviene la luce, nel 1962, mentre l’ologramma a trasmissione, in cui l'immagine viene osservata dal lato opposto a quello di provenienza della luce, nel 1964), gli ologrammi sono diventati popolari solo diversi anni più tardi grazie al cinema.
Milioni di persone in tutto il mondo hanno infatti scoperto per la prima volta gli ologrammi guardando una delle scene più iconiche dell’intera saga cinematografica di Star Wars, quella in cui la Principessa Leia, sottoforma di ologramma, chiede aiuto a Obi Wan Kenobi per sconfiggere l’Impero Galattico.
Da allora, ne è stata fatto di strada, soprattutto in virtù di un progressivo interesse da parte degli istituti di ricerca e, di conseguenza, delle aziende, per tutte quelle tecnologie che ruotano intorno alla realtà aumentata e alla realtà virtuale.
Solo poche settimane fa, infatti, grazie ad uno studio davvero molto interessante – “Broadband spin and angle co-multiplexed waveguide-based metasurface for six-channel crosstalk-free holographic projection” - condotto da Zeyang Liu, questo promettente campo di ricerca ha registrato ulteriori avanzamenti, regalandoci i cosiddetti “metaologrammi”, ovvero una nuova tecnologia che sfrutta le proprietà della luce per codificare e decodificare l’informazione visiva.
Dagli ologrammi ai metaologrammi
A differenza degli ologrammi tradizionali, ovvero immagini tridimensionali create con tecniche fotografiche che registrano la luce diffusa da un oggetto e la rappresentano in maniera tale da mostrare le proprietà tridimensionali dell’oggetto stesso, i metaologrammi possono proiettare fino a sei immagini olografiche ad alta fedeltà senza interferenze o sovrapposizioni (in pratica, sono in grado di “moltiplicare l’informazione”), oltreché garantire una larghezza di banda operativa più ampia, una risoluzione più elevata, un angolo di visione più largo e dimensioni più compatte.
Più in particolare, i metaologrammi utilizzano una strategia di progettazione basata sulla traduzione del “k-space” e sulla codifica della fase geometrica, che consente di proiettare più immagini ad alta fedeltà prive di diafonia (crosstalk).
La ricerca condotta dal team di Zeyang Liu ha utilizzato milioni di nanopilastri di polisilicio di grandezza pari a 100 nanometri, disposti su una superficie con angolazioni variabili. Quando la luce colpisce i nanopilastri con un preciso angolo ed una specifica polarizzazione, questi minuscoli prismi si comportano come pixel olografici, ricostruendo l’immagine desiderata punto per punto. I metaologrammi possono anche creare immagini a colori, combinando luci rosse, verdi e blu in un’unica proiezione.
In una fase storica in cui il cosiddetto “Metaverso”, al di là delle multimilionarie campagne di marketing di Meta e Apple, stenta ad emergere, connotandosi come una innovazione senz’altro promettente ma ancora piuttosto immatura, i metaologrammi potrebbero aprire nuove prospettive in campi come la realtà aumentata e la realtà virtuale, oltreché rappresentare un prezioso strumento per favorire l’archiviazione delle informazioni e la crittografia delle immagini.
Sondaggio
Le risorse di questa settimana
News
Kling sfida Sora. Kuaishou (conosciuto anche come “Kwai”), un popolare concorrente cinese di TikTok, ha recentemente lanciato Kling, un modello di Intelligenza Artificiale del tutto simile a Sora, in grado di creare video realistici a partire da semplici prompt di testo. Kling si distingue per la sua capacità di produrre video di due minuti in risoluzione 1080p a 30 fotogrammi al secondo, replicando fedelmente la fisica del mondo reale. Il modello sta guadagnando sempre più popolarità, dimostrando quanto sia influente anche la Cina nello sviluppo dell’AI. Tuttavia, un potenziale ostacolo alla diffusione globale di Kling risiede nella riluttanza da parte della stessa Cina a concedere l’accesso mondiale alla sua tecnologia all’avanguardia.
Il potere del brand! Come vi raccontavamo anche la settimana scorsa, durante la conferenza annuale degli sviluppatori, WWDC 2024, Apple ha annunciato l’integrazione di ChatGPT nei suoi dispositivi. Nonostante l’accordo di partnership, i costi dell’operazione sono stati pari a zero, in quanto Apple ha ritenuto che l’utilizzo del marchio e della tecnologia di OpenAI su centinaia di milioni di suoi dispositivi avesse, di per sé, un valore ben superiore a qualsiasi altro pagamento monetario. Tuttavia, si prevede che in futuro verrà implementato un sistema di condivisione dei ricavi.
Anche Excel ha il suo Campionato del Mondo! Il Microsoft Excel World Championship, che vede la partecipazione di analisti, attuari e contabili da tutto il mondo, si svolge ogni anno a Las Vegas. Andrew Ngai è il campione del mondo in carica: ha vinto il campionato per tre anni consecutivi, guadagnando il premio di 3.000 dollari ed una cintura da campione. L’evento è diventato così popolare da essere trasmesso addirittura in diretta televisiva. Le finali del campionato di quest’anno si svolgeranno, come sempre, a Las Vegas, dal 2 al 4 dicembre 2024.
Arrivano le “Community” su Messenger. Quasi in sordina, Meta ha introdotto su Messenger una nuova funzionalità chiamata “Community”, che consente alle organizzazioni, alle scuole e alle associazioni di comunicare in maniera più organizzata, integrando più chat di gruppo in un unico luogo. Ogni “Comunità” dispone di uno spazio “Home” dedicato dove gli amministratori possono condividere aggiornamenti e annunci. Attraverso inviti condivisibili, a ciascuna comunità, possono iscriversi fino a 5.000 persone.
Non solo il New York Times! Proprio mentre stava pianificando la stipula di una serie di accordi commerciali con alcuni editori di primissimo piano (tra cui, Forbes, The New York Times e The Wall Street Journal) per condividere i ricavi generati dalla pubblicità visualizzata accanto ai risultati di ricerca, Perplexity, il ben noto “motore di risposta” basato sull'Intelligenza Artificiale, è stato accusato dallo stesso Forbes di aver utilizzato i suoi contenuti senza autorizzazione. In risposta alle critiche ricevute, Perplexity ha rimosso immediatamente i contenuti “incriminati” dai risultati di ricerca e ha dichiarato di volersi impegnare maggiormente per migliorare i rapporti con gli editori.
OpenAI punta sulla fusione nucleare. Secondo un’indiscrezione del Wall Street Journal, OpenAI sarebbe in trattative con Helion per avere accesso ai suoi generatori di elettricità a fusione nucleare. Tale accordo fornirebbe ad OpenAI “una grande quantità” di energia da utilizzare per garantire il funzionamento dei suoi dispendiosi datacenter. Sam Altman, essendo anche Presidente del Consiglio di Amministrazione di Helion (e, quindi, in conflitto di interessi), si è astenuto dalle negoziazioni.
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