Una tecnologia ancora incompiuta
Oggi parliamo di Vision Pro, Text-To-Video, occhiali AR, coding, ChatGPT, siti web e nuove opportunità di formazione!
Ecco cosa leggerai in questa newsletter:
Vision Pro: i tempi non sono ancora maturi
Sondaggio (Comprerai Apple Vision Pro quando sarà disponibile anche in Italia?)
News: OpenAI annuncia Sora, Apple rilascia un nuovo linguaggio di programmazione open source, è uscito “Build” di Tony Fadell, gli occhiali AR di Hainan Airlines, ChatGPT è ora in grado di ricordare le informazioni fornite dagli utenti durante le conversazioni.
Community: stiamo lavorando sul nostro nuovo sito web, abbiamo appena aperto le waiting list per i nostri nuovi corsi in preparazione, abbiamo creato un corso dedicato per svelarti tutti i segreti di WebFlow, stiamo per lanciare un nuovo master interamente dedicato alla “sottile arte del prompting”.
I tempi non sono ancora maturi
Alcuni lo stavano aspettando con “ansia e trepidazione”, pur avendo già da diversi mesi la consapevolezza che sarebbe stato immesso sul mercato ad un prezzo non proprio accessibile (3.500 dollari!).
Anticipato, solo qualche settimana fa, da un video promozionale davvero fantastico, Vision Pro è il primo visore per la realtà aumentata di Apple, in grado di generare ambienti in realtà virtuale e di proporre esperienze di realtà mista. Insomma, le aspettative erano davvero altissime, ma, almeno da quanto si legge in giro da qualche settimana, qualcosa ancora non torna.
Non è certamente un problema di manifattura, sebbene l’oggetto sia, di per sé, piuttosto pesante (650g) e non proprio maneggevole, e, meno che mai, di prospettive. Figuriamoci se Apple avrebbe fatto inconsapevolmente errori così grossolani, soprattutto dopo aver investito immense quantità di denaro per riuscire a lanciarlo sul mercato nei tempi prestabiliti.
Eppure, a partire dalla mostruosa morfologia degli avatar 3D per le videochiamate (“Personas”) e dalla scomodità della batteria esterna per alimentarlo, Vision Pro sembrerebbe sorreggersi su una tecnologia, senz’altro promettente, ma ancora decisamente incompiuta. Per non parlare, poi, del numero limitato di app attualmente disponibili.
Saranno soprattutto i numeri a decretarne l’eventuale successo (si parla di obiettivi davvero molto sfidanti: Apple punta a venderne almeno 500.000 unità), sebbene ci sia una grande differenza fra un manipolo di early adopter incuriositi dal nuovo che avanza ed una moltitudine di consumatori pronti a comprarlo per servirsene nella vita di tutti i giorni.
Insomma, si ha come l’impressione che i tempi non siano ancora maturi. Apple fa più che bene a sperimentare sul campo le proprie intuizioni (altrimenti, non avremmo di cui parlare!), ci mancherebbe, ma è anche giusto rimanere con i piedi per terra ed evidenziare quali sono i pro e i contro di questa nuova release.
Sondaggio
Pregi (alcuni) e difetti (molti)
Dopo aver letto ed approfondito decine e decine di recensioni, da The Verge (“Apple Vision Pro: magico, finché non lo è più”) al Wall Street Journal (“Vision Pro: 24 ore nel visore per realtà mista di Apple”), ho provato a fare una sintesi ragionata di tutti i pro e i contro della soluzione, non soffermandomi tanto su ciò che è (o non è) al momento ma, piuttosto, su “cosa potrebbe diventare da grande”.
Perché, come ha dichiarato anche lo stesso Sam Altman (CEO di OpenAI) in un suo recente tweet (“Vision Pro is second most impressive tech since the iPhone”), checché ne dica Zuckerberg, le prospettive di questa tecnologia sono obiettivamente enormi.
Pro
Il display micro-OLED è un passo avanti a tutti;
Il passthrough video (per vedere il mondo reale), pur essendo migliorabile, è pur sempre sensazionale;
Il sistema di controllo con sguardo e mani ci fa pensare proprio a “cosa potrebbe diventare da grande”;
L’integrazione fra mondo reale e virtuale (spatial computing) è funzionale ed avanzata.
Contro
Molto costoso;
Troppo pesante, sebbene abbia una (scomoda) batteria esterna;
Il tracciamento di occhi e mani non è sempre così puntuale;
Non sono state previste app davvero rilevanti (due a caso: Netflix e YouTube. sebbene, per quest’ultima, Google abbia già dichiarato di volerla realizzare a breve);
Gli avatar 3D (“Personas”) sono inquietanti, sebbene con l’aggiornamento VisionOS 1.1 pare che le cose siano già leggermente migliorate.
Contesto, opportunità e costi
Pur non riuscendo neanche lontanamente ad immaginare l’idea di indossare un visore da 650g per più di qualche minuto, non faccio che ripetermi ogni giorno che Vision Pro è ancora in beta, oltreché disponibile solo in USA.
Eppure, come vi accennavo poco fa, non ci siamo ancora. C’è un problema di “contesto” (“ok, lo compro, ma gli altri che faranno?”), di “opportunità” (“a cosa mi serve veramente?”) e, soprattutto, di “costi” (senza aver prima risolto i primi due problemi, il terzo è davvero scontato!).
Malgrado qualcuno abbia già pensato di restituire il pacco al mittente a causa di forti mal di testa e di un costante affaticamento degli occhi, sono piuttosto fiducioso. Più di quella virtuale in senso stretto (e, quindi, del Metaverso), ho sempre pensato che la realtà aumentata oppure quella mista avessero molte più chance di entrare nelle nostre vite.
Pensate, solo per un attimo, a quali potrebbero essere i benefici per il settore healthcare oppure per quello della formazione.
E se, invece, mi stessi sbagliando e, come scrive provocatoriamente Andrew Williams su Wired, Apple Vision Pro servisse solo come timer da cucina? Una cosa è certa: sarebbe senz’altro uno dei timer più avanzati al mondo!
Le risorse di questa settimana
News
OpenAI annuncia Sora, un nuovo modello text-to-video in grado di creare video fino a 60 secondi, con scene altamente dettagliate e movimenti complessi della telecamera. La soluzione è attualmente in fase di testing perché, come specificato dalla stessa azienda americana, il modello presenta ancora dei punti deboli: potrebbe avere, infatti, difficoltà a simulare accuratamente la “fisica” di una scena complessa e non comprendere istanze specifiche di causa ed effetto. In ogni caso, le prospettive sono incredibili!
Apple ha rilasciato Pkl ("pickle"), un nuovo linguaggio di programmazione open source che promette di rendere la creazione di configurazioni più facile e intuitiva. Perché Pkl? I linguaggi di configurazione statici come JSON, YAML o Property Lists sono spesso limitati e difficili da usare. Pkl si propone di superare questi limiti offrendo una sintassi più fluida e flessibile, simile a quella di linguaggi di programmazione generici.
Dalle prime esperienze nella Silicon Valley fino ai successi con iPod e iPhone, Tony Fadell condivide in "Build" le sue lezioni di vita su leadership, design, startup e crescita professionale. Un testo cruciale per chiunque voglia crescere nel mondo del lavoro, ricco di storie, consigli e retroscena sui giganti della tecnologia.
Hainan Airlines, una compagnia aerea cinese ha deciso di fornire occhiali AR per intrattenere i propri passeggeri in volo. Gli smart glasses utilizzati (“Rokid”) offrono esperienze tridimensionali del tutto simili a quelle di Vision Pro (film, musica, ebook, giochi), ma con una sostanziale differenza: sono più leggeri e senz’altro meno costosi. E se fosse proprio questo il futuro?
Grazie ad una nuova funzionalità appena introdotta, “Memory”, ChatGPT è ora in grado di ricordare le informazioni fornite dagli utenti durante le conversazioni e di utilizzarle per rendere più utili e personalizzate le interazioni future. La funzionalità (che può essere, ovviamente, disabilitata) è attualmente in fase di test per un numero limitato di utenti e sarà resa disponibile per tutti nel giro di qualche settimana.
Community
Habemus novum sito web! Qualcuno di voi se ne sarà già accorto, ma, da qualche giorno, stiamo lavorando assiduamente sul nostro nuovo sito web, con nuove sezioni ed approfondimenti sul mondo della formazione e della tecnologia. L’obiettivo è quello di darvi sempre più informazioni e spunti sulle nostre attività.
Abbiamo appena aperto le waiting list per i nostri nuovi corsi in preparazione. Vuoi sviluppare le tue idee più creative con Figma? Vuoi sfruttare tutte le potenzialità di Excel per analizzare ed interpretare anche i dati più complessi? I nostri corsi di “UX/UI Design” e “Data Analytics” stanno per partire!
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✨✨✨
hmmm,
personalmente , da quel che ne so degli algoritmi ... si ... sembra un vantaggio apparente, ma nei limiti della "destinazione d'uso", ... nell'ambito delle informazioni condivise posso ottenere informazioni utili , ma non risposte a quanto richiesto ...
... facendo delle query "retroAttive" su un database non direttamente aperto e connesso a revisioni di informazioni non sempre si ottengono "nuove informazioni" .
Nel caso di multi utenze che inseriscono contenuti seri e veritieri su una rete globale , si ottengono risultati interessanti, i quali andranno comunque riutilizzati a persona a , e a titolo puramente conoscitivo per poter sapere qualcosa di nuovo ;
il mio post riguardava il dubbio di una remota ipotesi nella quale due chatGPT a confronto riescano autonomamente a "CAPIRE COME AUTO MIGLIORARSI", per fornirmi , auto-costruendo un sistema informativo-informatico che mi presenti , tanto per fare un esempio : un sito web auto-costruito con tutta l'infrastruttura informativa dalla quale ottenere il servizio AUTOMATIZZATO
richiesto appunto da uno o piu' utenti !