Ecco cosa leggerai in questa newsletter:
Sondaggio (Immagini un futuro in cui i robot umanoidi convivranno con gli esseri umani?)
News: Apptronik, leader nella progettazione di robot umanoidi, stringe un accordo con Mercedes-Benz; Giocare a scacchi…con la mente; NVIDIA ha annunciato il lancio del nuovo chip GB200 Blackwell; Apple è in trattative con Google per integrare Gemini in iOS 18; Google lancia VLogger.
Community: Digitazon Meetup; 4 step verso il lavoro dei tuoi sogni; come diventare UX/UI designer.
Dalla finzione alla realtà
Parlare di robot è sempre stato affascinante, fin dai tempi degli indimenticabili romanzi di Isaac Asimov e delle sue “3 leggi della robotica”. Una quindicina di anni più tardi (alla fine degli anni ’60), con “Do Androids Dream of Electric Sheep?”, Philip K. Dick avrebbe poi aperto la strada - se non altro, cinematograficamente - ad una idea di futuro in cui la tecnologia sarebbe stata in grado di creare robot umanoidi praticamente indistinguibili dagli esseri umani. Il resto è storia.
Al di là delle “paure” di Asimov (“Technological Singularity”) e dell’ossessiva “ricerca dell’umanità” da parte dei disperati “replicanti” di Dick (ben rappresentata, sia nel libro, che nel successivo adattamento cinematografico del 1982, “Balde Runner”), queste incredibili opere di finzione, hanno avuto indubbiamente il merito di “aprirci la mente”, fornendo anche una serie di spunti interessanti, soprattutto agli “esperti di settore”, per realizzare concretamente ciò che i loro autori avevano solo immaginato.
“Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.” (Roy Batty – Blade Runner)
L’intelligenza delle macchine
Grazie al repentino avvento dell’AI Generativa e al sostanziale contributo (come vedremo tra poco, di natura, soprattutto, economica) di una insospettabile serie di visionari magnati della tecnologia, da un paio d’anni a questa parte, si è finalmente tornati a parlare di robotica, questa volta, però, in maniera molto più pragmatica rispetto agli anni ’50 e ’60.
Già nel 2015, Bill Gates, in una “Lettera ai dipendenti di Microsoft”, scriveva: “Ci stiamo avvicinando al punto in cui i computer e i robot saranno in grado di vedere, muoversi e interagire con naturalezza, rendendo disponibili molte nuove applicazioni ed offrendo maggiori possibilità alle persone”.
Molte delle sue previsioni si sono rivelate esatte. Oggi, parlare di “robot” non è più “futurologia”. La robotica si sta trasformando sempre di più in una scienza esatta, in grado di migliorare sensibilmente la vita delle persone. Bill Gates lo aveva capito e, prima di lui, una manciata di illuminati pionieri della tecnologia. Fino ad oggi, però, c’era un problema di fondo: non esisteva un’Intelligenza Artificiale che consentisse ai robot di eseguire azioni complesse, ovvero di interagire con l'ambiente esterno e di svolgere gli specifici compiti per cui erano stati creati.
Nel 2022, con “Optimus”, il robot umanoide di Tesla, progettato per svolgere compiti manuali, Elon Musk ci aveva già anticipato che, da lì a breve, sarebbe stato possibile utilizzare queste tecnologie per assolvere il genere umano da una serie di pesanti e ripetitivi (oltreché pericolosi) lavori quotidiani.
Optimus, la cui Intelligenza Artificiale è basata su Autopilot, il sistema di assistenza al conducente delle automobili Tesla, è alto circa 1,73 m, pesa 57 kg, è in grado di muoversi a circa 8 km/h, di trasportare pesi di 20 kg e di sollevare fino a quasi 70 kg.
Se Optimus vi dovesse sembrare già abbastanza, probabilmente, tra non molto, cascherete dalla sedia. Figure, un'azienda californiana che opera nel campo della robotica e dell'Intelligenza Artificiale, ha infatti recentemente annunciato di aver raccolto 675 milioni di dollari in un round di finanziamento di serie B, raggiungendo una valutazione di 2,6 miliardi di dollari. Per comprendere la reale portata del progetto, è sufficiente conoscere quali sono i suoi principali investitori: Microsoft, OpenAI, NVIDIA, Jeff Bezos, Parkway Venture Capital, Intel Capital, Align Ventures e ARK Invest.
Al di là di Figure 01, il robot umanoide attualmente in fase di sviluppo, l’aspetto più interessante di tutta la questione è che Figure e OpenAI hanno appena stipulato un accordo di collaborazione per sviluppare modelli AI che migliorino le capacità dei robot umanoidi di comprendere ed elaborare il linguaggio naturale. Il video rilasciato, solo qualche settimana fa, dall’azienda californiana è piuttosto eloquente.
All’appello, non poteva di certo mancare NVIDIA! In occasione della conferenza d'apertura della GTC 2024, oltre ad aver annunciato il lancio di un nuovo potentissimo chip (ne parliamo nelle news di questo episodio!), Jensen Huang (CEO di NVIDIA) ha anche evidenziato quale sarà una delle sue più probabili applicazioni presentando GROOT (Generalist Robot 00 Technology), che non è altro che un progetto (attualmente in fase avanzata di sviluppo) per creare robot umanoidi in grado di comprendere il linguaggio naturale e di emulare i movimenti degli esseri umani semplicemente osservandoli.
Sondaggio
Il futuro della robotica
Per capacitarsi delle dimensioni del fenomeno, vi basti sapere che Goldman Sachs si è vista costretta a rivedere drasticamente le proprie stime di crescita del mercato dei “robot” entro il 2035, portandole dai 6 miliardi di dollari inizialmente preventivati agli attuali 38 miliardi.
Secondo la banca d’investimento americana, le principali cause di questa revisione sarebbero il progressivo invecchiamento della popolazione mondiale (sempre più anziani avranno bisogno dell’assistenza di un robot), la carenza di manodopera in alcuni specifici settori (soprattutto industriali) e i notevoli progressi tecnologici degli ultimi tempi (come dicevamo, grazie all’Intelligenza Artificiale, molti degli obiettivi inizialmente solo ipotizzati, ora possono essere raggiunti concretamente).
Insomma, dalle ultime notizie circolate e dalle previsioni di Goldman Sachs, sembrerebbe che il mercato della robotica non sia l’ennesimo “hype del momento”. Tutt’altro! Potrebbe rappresentare il più significativo e, per certi versi, “naturale” impiego dell’Intelligenza Artificiale in ambito tecnologico, con impatti rilevanti, anche e soprattutto, sulla vita delle persone.
Sebbene, al momento, non vi siano (ovviamente) le condizioni per cui il più temuto fra tutti gli scenari possibili, ovvero il raggiungimento della cosiddetta singolarità tecnologica (“quando le macchine faranno tutto da sole”), si realizzi concretamente, quando questo accadrà (semmai accadrà!), vorrà dire che le nostre esistenze non saranno più asservite ad un ripetitivo ed alienante lavoro manuale, ma potremo finalmente concentrarci su attività a maggior valore aggiunto. Alzi la mano chi non la riterrebbe una vera e propria rivoluzione.
Le risorse di questa settimana
News
Apptronik, leader nella progettazione di robot umanoidi di nuova generazione, ha annunciato un accordo con Mercedes-Benz per l’impiego di Apollo nelle strutture di produzione dell’azienda automobilistica. Il robot umanoide dell’azienda americana verrà utilizzato da Mercedes-Benz per la consegna dei kit di montaggio e l’ispezione simultanea dei componenti.
Giocare a scacchi…con la mente! Neuralink, la società di neurotecnologie di Elon Musk, ha pubblicato su X un video dimostrativo in cui il suo primo paziente con impianto cerebrale è intento a spostare il cursore di un computer per giocare a scacchi online.
NVIDIA ha annunciato il lancio del nuovo chip GB200 Blackwell, il cui rilascio è previsto entro la fine dell'anno. Il chip, progettato per eseguire modelli di AI, sarà probabilmente il più potente sul mercato. Questa mossa mira a consolidare la posizione di NVIDIA come principale fornitore per le aziende di Intelligenza Artificiale, in un momento in cui la domanda per i chip tradizionali, come gli H100, è ancora molto alta.
Pur avendo considerato anche l’opzione di servirsi della tecnologia di OpenAI, sembrerebbe che Apple sia attualmente in trattative con Google per integrare Gemini in iOS 18. Tutto ciò potrebbe portare ad un accordo davvero rivoluzionario, in grado di sconvolgere completamente l’intera industria dell’AI.
I ricercatori di Google, grazie all’utilizzo di un nuovo dataset chiamato “Mentor”, contenente oltre 800.000 identità diverse e 2.200 ore di video, hanno sviluppato un sistema di Intelligenza Artificiale, “VLogger”, in grado di generare video realistici di persone che parlano e si muovono a partire da una singola foto. Questa tecnologia, che si basa su modelli avanzati di machine learning, apre ad una serie di potenziali applicazioni, ma solleva anche diverse preoccupazioni riguardo la creazione di eventuali deepfake.
Community
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Il mercato è in fermento: https://www.wired.it/gallery/robot-umanoidi-2024/