Ecco cosa leggerai in questa newsletter:
Sondaggio (Su quale leva bisognerebbe intervenire per risolvere, nel rispetto di tutte le parti coinvolte, il problema della regolamentazione dell’addestramento dei modelli di AI? )
News: OpenAI annuncia Media Manager; Claude è ora disponibile anche in Europa; Hugging Face punta sulla robotica; l’AI Film Festival è stato un successo; primi interventi agli occhi con Apple Vision Pro; l’AI è più etica degli esseri umani; Apple entra nel mercato dei chip; GPT-4o è il nuovo modello di Intelligenza Artificiale di OpenAI; tutte le novità annunciate a Google I/O 2024.
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Due pesi e due misure
Dalle notizie circolate negli ultimi giorni, sembrerebbe che l’invettiva del New York Times contro OpenAI e Microsoft non si sia affatto placata, tanto da coinvolgere nella querelle, sempre per aver utilizzato illegalmente milioni di articoli protetti da copyright, altre otto testate del Gruppo Alden Global Capital, tra cui, The Chicago Tribune e Denver Post.
Come sappiamo, alla fine dello scorso anno, il NYTimes aveva intentato una causa contro OpenAI e Microsoft per aver utilizzato illecitamente i suoi articoli per addestrare ChatGPT, violando i relativi diritti d'autore e, a detta della testata americana, mettendo fortemente in discussione la capacità dell'editore di fornire servizi informativi all’altezza delle aspettative dei propri lettori.
Non è bastato il recente accordo di partnership siglato da OpenAI con El Pais e Le Monde per convincere il New York Times a tornare sui propri passi e, meno che mai, quello ancora più significativo con il glorioso Financial Times, che, oltre all’utilizzo dei suoi articoli per l’addestramento, prevede anche una collaborazione allo sviluppo di nuovi prodotti e funzionalità AI per i lettori del giornale.
Il punto di vista del Financial Times non è poi così scontato. Secondo John Ridding (CEO di FT Group), al netto delle consuete dichiarazioni di circostanza (che vi risparmiamo, sebbene possiate leggerle nel comunicato ufficiale), la partnership siglata con OpenAI “riconosce il valore del nostro giornalismo e ci aiuta a mantenerci in prima linea nello sviluppo del modo in cui le persone accedono e utilizzano le informazioni”.
Il New York Times contro i mulini a vento
Tornando alla causa del NYTimes contro OpenAI e Microsoft, il motivo del contendere, come dichiarato anche dalla stessa testata americana, è fondamentalmente quello di “assicurarsi di ricevere un compenso equo per l'uso dei contenuti, per proteggere un ecosistema giornalistico sano e per contribuire a sviluppare la tecnologia di intelligenza artificiale generativa in modo responsabile, a beneficio della società e a sostegno di un pubblico ben informato". Non ci si spiega, quindi, perché, a differenza di altre testate, non sia stato possibile arrivare ad un accordo anche in questo caso.
L’ostracismo dimostrato dal NYTimes assomiglia in tutto e per tutto alla battaglia di “Don Chisciotte contro i mulini a vento”. Perché, al di là della querelle in senso stretto, di cui, probabilmente, non ne sapremo mai abbastanza, questa sorta di apparente ”accanimento” potrebbe essere mal interpretato. Non è un’invettiva contro “il nuovo che avanza”, ma, piuttosto, una mera questione di soldi. In America, si direbbe semplicemente “It's all about money”.
Sebbene quello del copyright sia indubbiamente un tema centrale, oltreché piuttosto complesso, con impatti significativi su tutta la filiera dell’informazione (dagli editori fino ai giornalisti), affrontare una criticità di tale portata senza mediazione è sempre un errore. E, per molte testate (non così grandi e potenti come il NYTimes), potrebbe rivelarsi addirittura fatale.
Pur essendo meno pronunciata in USA rispetto al resto del mondo, la tendenza della maggior parte dei lettori è quella di informarsi “gratuitamente”. Per questo motivo, a condizione che si trovi una formula equilibrata, che soddisfi tutte le parti coinvolte, la possibilità da parte dei Gruppi Editoriali di stringere accordi commerciali con i produttori di Intelligenza Artificiale potrebbe rappresentare una vera svolta per l’intero settore.
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Le risorse di questa settimana
News
OpenAI annuncia Media Manager. OpenAI sta sviluppando un tool (sarà rilasciato entro il 2025), chiamato “Media Manager”, attraverso il quale i creator potranno verificare come i propri contenuti vengono utilizzati nell’addestramento dei modelli di Intelligenza Artificiale. Questo strumento consentirà ai creatori di contenuti di identificare le proprie opere e di decidere autonomamente se includerle oppure escluderle dalla ricerca e dall’addestramento dell’AI.
Claude è ora disponibile anche in Europa. L’assistente AI di Anthropic, Claude, già lanciato negli Stati Uniti all'inizio di quest'anno, è arrivato finalmente anche in Europa. E' possibile accedere alla piattaforma gratuitamente online oppure tramite l’app per iOS.
Hugging Face punta sulla robotica. Hugging Face, una delle più promettenti start up di Intelligenza Artificiale in circolazione, ha appena lanciato LeRobot, una libreria di codice open source specifico per la robotica. LeRobot è un toolkit progettato per democratizzare la cosiddetta “AI Robotics” ed ispirare una nuova generazione di specialisti in robotica. In particolare, la soluzione offre una piattaforma completa per la condivisione, la visualizzazione dei dati e l’addestramento di modelli all’avanguardia. Inoltre, LeRobot si integra anche con veri e propri simulatori fisici, consentendo a sviluppatori ed appassionati di testare i propri modelli AI in un ambiente virtuale.
L’AI Film Festival è stato un successo. Secondo Bloomberg, l'AI è ormai in grado di creare contenuti cinematografici di alto livello, sfidando le tradizionali produzioni hollywoodiane. Runway AI, che produce soluzioni per la generazione e il montaggio dei video AI, ha tenuto il suo secondo “AI Film Festival” a Los Angeles, riscuotendo un incredibile successo. Basti pensare che quest’anno gli organizzatori della kermesse hanno ricevuto oltre 3.000 video, contro i 300 dello scorso anno!
Primi interventi agli occhi con Apple Vision Pro. Al Policlinico di Catania, sono stati eseguiti i primi interventi agli occhi utilizzando un visore Apple, in particolare, su due pazienti sessantenni. Secondo l’azienda ospedaliera universitaria, questa è stata "la prima seduta al mondo realizzata con l'ausilio di questo dispositivo all'avanguardia non ancora commercializzato in Europa", che "offre notevoli benefici di carattere sanitario oltre che economico". Sebbene questo tipo di operazioni venga abitualmente eseguito ad occhio nudo, in questo caso, il visore della Apple ha offerto la possibilità di scattare foto in tre dimensioni, di visionarle in uno schermo virtuale e di gestirle con un semplice gesto della mano. E se il futuro del Metaverso passasse da qui?
L’AI è più etica degli esseri umani. Secondo una recente ricerca della Georgia State University, condotta da Eyal Aharoni, l’Intelligenza Artificiale sarebbe più etica ed affidabile degli esseri umani nel rispondere a quesiti di natura morale. I risultati dell’indagine hanno infatti dimostrato che, in uno specifico Test di Turing di natura morale, progettato per l’occasione dallo stesso ricercatore, la maggior parte delle persone tende a preferire le risposte fornite da una AI rispetto a quelle di un altro essere umano. In particolare, Aharoni ha posto una serie di domande di natura etica ad un gruppo di studenti universitari e all’Intelligenza Artificiale e ha presentato le loro risposte scritte ai partecipanti allo studio, chiedendo loro di valutarle in termini di virtuosità, intelligenza ed affidabilità. I risultati del test sono stati sorprendenti. Lo studio ha, infatti, evidenziato che l'Intelligenza Artificiale può potenzialmente eguagliare o, addirittura, superare il giudizio umano in ambito etico, aprendo a nuovi incredibili scenari, che meritano senz’altro maggiori approfondimenti.
Apple entra nel mercato dei chip. Apple ha annunciato M4, che sarà il suo primo chip ad essere integrato nativamente nell’iPad Pro 2024. Basato su una tecnologia a 3 nanometri di seconda generazione, M4 è un SoC (System on a Chip), un sistema che migliora sensibilmente l’efficienza dello stesso chip, rendendo possibile il design ultrasottile di iPad Pro. Il chip M4 ha il Neural Engine più veloce mai creato da Apple, in grado di eseguire ben 38.000 miliardi di operazioni al secondo!
GPT-4o è il nuovo modello di Intelligenza Artificiale di OpenAI. Rispetto al suo predecessore (GPT-4), GPT-4o è in grado di interagire molto più velocemente con gli utenti, utilizzando testo, voce ed immagini (è multimodale), sia in entrata che in uscita. Il modello - attualmente disponibile in 50 lingue - offre risposte in “tempo reale” e può, addirittura, cogliere le sfumature della voce umana. GPT-4o è gratuito per tutti gli utenti di ChatGPT.
Tutte le novità annunciate a Google I/O 2024. Durante l’edizione 2024 di Google I/O, l’azienda di Mountain View ha annunciato una serie di importanti novità: Project Astra, il suo nuovo assistente AI multimodale; AI Overviews (ex-SGE), una nuova funzionalità che semplifica la ricerca fornendo riassunti generati dall’AI su specifici argomenti; Gemini 1.5 Flash, un modello più leggero di 1.5 Pro, progettato per essere ancora più veloce ed efficiente; Veo, un nuovo modello text-to-video che genera video di un minuto con una risoluzione di 1080p; Imagen 3, un nuovo modello text-to-image per la creazione di immagini di altissima qualità.
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Mancava solo il Wall Street Journal all’appello: accordo da 250 milioni di dollari! https://www.ansa.it/amp/canale_tecnologia/notizie/future_tech/2024/05/23/accordo-tra-openai-e-news-corp-per-addestrare-ia-su-articoli_f72debae-5074-4db2-9ca2-6b65cbd33757.html