Una federazione di universi
Oggi parliamo di Fediverso, Threads, protocollo ActivityPub, XMail, prompt malevoli, Killed by Google, text-to-video, coding e Career Service.
Ecco cosa leggerai in questa newsletter:
Sondaggio (Hai già provato Threads?)
News: Apple cambia idea sulle PWA in Europa, Elon Musk sta per lanciare un nuovo servizio di posta elettronica su X, Lightricks sta per lanciare LTX Studio, uno strumento in grado di creare interi film utilizzando solo descrizioni testuali, Microsoft ha appena rilasciato Python Risk Identification Toolkit, “Killed by Google”.
Community: i linguaggi di programmazione più usati per creare siti web, non è mai troppo tardi per cominciare a programmare, impara a distinguerti con il nostro Career Service.
Il Fediverso non è esattamente una novità
Da quando Rachel Lambert (Director of Product Management di Meta) ha dichiarato in una recente intervista che, nel giro di un paio di mesi, gli utenti di Threads potrebbero accedere alle nuove funzionalità del Fediverso, il termine è tornato prepotentemente alla ribalta.
Eppure, il Fediverso non è esattamente una novità, visto che se ne parlava già nel lontano 2008, quando il programmatore canadese Evan Prodromou fondò identi.ca e pubblicò il software GNU social con licenza libera AGPL (GNU Affero General Public License) e, poi, più recentemente, intorno al 2016, quando un gran numero di utenti, soprattutto della prima ora, cominciarono a cancellarsi da alcuni Social Network, in particolare da Twitter.
Nel 2017, con il rilascio del protocollo ActivityPub, ovvero un sistema di reti sociali, aperto e decentralizzato, basato sul protocollo ActivityPump di Pump.io, questo nuovo approccio al Social Networking cominciò a prendere davvero piede, quantomeno fra gli addetti ai lavori, soprattutto perché Mastodon (“la più grande rete di microblogging libera, open source e decentralizzata del mondo”) decise di implementarlo nella versione 1.6 della sua piattaforma.
Anche un altro social di ultima generazione, BlueSky, è a tutti gli effetti una piattaforma decentralizzata, sebbene il protocollo utilizzato non sia lo stesso (quello di BlueSky si chiama AT Protocol) e vi sia, attualmente, una discussione aperta (e molto animata!) all’interno della community di Mastodon per valutare l’opportunità di connettere i due diversi protocolli mediante un bridge chiamato Bridgy Fed.
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Un insieme di server decentralizzati ed intercomunicanti
Facciamo un passo indietro. Cosa significa Fediverso? Al di là del nome, senz’altro azzeccatissimo (è un neologismo che unisce le parole “federazione” e “universo”), si tratta fondamentalmente di un insieme di server (o istanze) utilizzati per la pubblicazione sul web e il file hosting, ospitati localmente (e, quindi, decentralizzati), ma in grado di “intercomunicare” tra di loro.
Scendendo un po’ di più nei particolari, il protocollo ActivityPub, su cui attualmente si basa il funzionamento del Fediverso, fornisce un’API client/server per la creazione, l’aggiornamento e l’eliminazione di contenuti, nonché un’API server-to-server per distribuire (e, quindi, “federare”) le notifiche e gli stessi contenuti. Questo consente, a diversi servizi, di dialogare tra di loro e, agli utenti, di portare con sé i propri dati (ad esempio, i “follower”) da un servizio all’altro.
La privacy non è un’opinione
Sebbene il recente interessamento di Meta per il Fediverso abbia fatto storcere più di qualche naso, riportando alla mente il feroce ostracismo dei “puristi” dell’open source all’inizio del millennio, è pur vero che questa “apertura” da parte dell’azienda americana ne ha, in qualche modo, sottolineato l’importanza.
Stiamo parlando di due mondi e due modelli di sviluppo diametralmente opposti: da una parte, quello delle grandi corporate internazionali (“centralizzato”), che cercano di attaccarsi più o meno a tutto per riuscire a giustificare l’attuale proliferare – apparentemente senza senso – di social di tutti i tipi e di tutte le dimensioni, e, dall’altra, quello dei “pionieri” della tecnologia (“decentralizzato”), che, invece, vogliono maggior controllo sui propri dati e, quindi, un futuro più rispettoso della privacy.
Pur avendo ben chiari quali sono gli interessi in ballo ed essendo quantomeno scontato che i grandi vendor internazionali non sarebbero particolarmente d’accordo, l’interoperabilità fra sistemi indipendenti è un concetto veramente affascinante. Tra l’altro, la tecnologia di oggi garantirebbe, senza alcun dubbio, l’integrità strutturale dei singoli sistemi, non mettendo, di fatto, in discussione la specificità di ciascuno di essi.
La “questione privacy” è, invece, molto più complessa. Sebbene tutti (ma proprio tutti!) non perdano mai l’occasione di sottolineare pubblicamente la propria sensibilità nei confronti delle “norme che regolano la tutela e l'utilizzo dei dati personali”, la realtà dei fatti è un’altra.
I dati personali - sebbene solo indirettamente, ovvero sotto forma di introiti pubblicitari derivanti da una puntuale profilazione degli utenti - costituiscono la principale fonte di ricavi per i proprietari dei Social Network. Quindi, ancor prima di ipotizzare un futuro incentrato su sistemi aperti e decentralizzati, sarebbe forse più opportuno chiedersi per quale motivo Meta (ma non solo!) dovrebbe puntare sul Fediverso.
Le risorse di questa settimana
News
Come volevasi dimostrare, la presa di posizione di Apple sulle PWA in Europa non è durata molto. La società è, infatti, tornata sui suoi passi, annunciando che iOS 17.4 non rimuoverà le applicazioni web dalla schermata “Home” dei dispositivi europei. Questo significa che tutte le PWA continueranno ad essere alimentate da WebKit, indipendentemente dal browser utilizzato per aggiungerle. Questa decisione, inizialmente presa per conformarsi al Digital Markets Act, era stata fortemente criticata da diverse comunità di sviluppatori.
Elon Musk sta per lanciare un nuovo servizio di posta elettronica su X. Sebbene ancora non si conoscano i dettagli del progetto, una cosa è certa: si chiamerà XMail e proverà a spodestare Google (Gmail) dalla sua posizione dominante nel mercato dei client di posta elettronica.
La startup israeliana Lightricks ha annunciato LTX Studio, un nuovo modello di AI Generativa in grado di generare personaggi, scene, storyboard e persino interi film utilizzando solo descrizioni testuali (text-to-video). L’obiettivo è democratizzare il processo di produzione cinematografica. LTX Studio sarà disponibile dal 27 marzo, con un accesso inizialmente gratuito. Ci si può già iscrivere alla waiting list.
Microsoft ha recentemente rilasciato Python Risk Identification Toolkit per l'Intelligenza Artificiale Generativa (PyRIT), uno strumento originariamente utilizzato dall'AI Red Team per verificare e mitigare i rischi connessi con l’uso dei sistemi di AI Generativa, incluso Copilot. In particolare, PyRIT può generare migliaia di prompt malevoli per testare uno specifico modello di AI Generativa, identificandone limiti ed eventuali falle.
Avete mai sentito parlare del sito “Killed By Google”? Non è altro che un archivio (aggiornatissimo) di prodotti, servizi, app e dispositivi di Google che sono stati dismessi o abbandonati nel corso degli anni. Lo scopo del sito è di fornire informazioni storiche sulla cultura del software e sulle strategie (a volte, fallimentari!) adottate da Google. Alcuni esempi di prodotti “uccisi” da Google? Google Reader, Google Plus, Google Domains, Google Podcasts.
Community
I linguaggi di programmazione sono gli strumenti usati dagli sviluppatori per creare software, applicazioni e, soprattutto, i siti web, che usiamo nella nostra quotidianità. Vuoi sapere quali sono i linguaggi di programmazione più usati per creare siti web da zero? Scoprilo sul nostro magazine!
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Il fatto che Apple sia tornata sui suoi passi, mi sembra un'ottima notizia! Le PWA sono un'ottima soluzione in certi contesti. Anche per gli utenti iOS.